Pensare alla cultura e alla sua rappresentazione è sempre una cosa difficile e in questo momento storico può sembrare persino fuori luogo ma credo che sia necessario uno sforzo collettivo per iniziare ad immaginarci un paese dopo che la pandemia sarà domata.
Per questo bisogna cercare di uscire dal solito schema che pensa al turismo in maniera statica e il decoro urbano come una semplice panchina funzionante.
Ed è in questo contesto che mi piace pensare e proporre un progetto come Open Art.
Open art nasce per sostenere l’arte contemporanea come elemento di dinamismo culturale e strategia di crescita socio-economica, culturale, turistica.
Nel nome la sua connotazione maggiore “Open Art” aprirsi all’arte.
Fare in modo che il patrimonio storico, artistico, naturalistico possa integrarsi sempre più e meglio nel contesto urbano.
Rigenerando l’identità cittadina che già ricca di storia .
Con rigenerazione urbana (Urban renewal in lingua inglese) si intende un programma di riqualificazione del territorio come rimedio al degrado urbano. Programmi del genere sono spesso svolti nelle periferie più degradate delle città, con interventi ecosostenibili finalizzati al miglioramento delle condizioni urbanistiche e socio-economiche,cercando non di demolire, ma di far convivere vecchie e nuove strutture.
Tra le pratiche della rigenerazione urbana c’è senza dubbio la Street Art capace.reinventare il concetto di turismo.
ll turismo creativo è uno strumento per rileggere le risorse del territorio in chiave turistica, utilizzando le risorse, le caratteristiche dei luoghi per proporre esperienze ai visitatori. Il termine è di fatto una contaminazione fra il concetto di industria creativa e quello di turismo.
L’obiettivo è riscoprire la città attraverso l’arte urbana contemporanea che diventa strumento per dare nuovo risalto a spazi che, pur essendo parte di un orizzonte visivo acquisito, sono solitamente trascurati, abbandonati e privi di una qualificazione.
“open art” è dialogo tra presente e passato, fra arte e spazi pubblici.
Un laboratorio artistico a cielo aperto, che potrebbe iniziare dalle cabine elettriche per poi evolversi in tanti rivoli legati all’arredo urbano. Un progetto che guarda alle esperienze principali capitali europee e non solo. Un mondo di opere, una rete di artisti e opere che i cittadini vedono manifestarsi direttamente sui muri della propria città e che in parte contribuiscono a realizzare, diventando parte attiva della realizzazione e corresponsabili del mantenimento.
Open art propone un nuovo modo di vivere la propria città e di fare turismo.
Turismo Creativo appunto.!
